Quando si devono soddisfare più esigenze contemporaneamente, quali:
- resistenza ad alte temperature
- resistenza alla permeazione del vapore acqueo e ossigeno
- resistenza alla perdita di anidride carbonica
- resistenza alla perdita di solventi, alcool, sapori di sostanze alimentari
- protezione contro gli ultravioletti
la soluzione è utilizzare il processo di coestrusione-soffiaggio multistrato.
Le poliolefine sono efficaci contro il vapore acqueo ma presentano scarse capacità di trattenere i gas. Pertanto, quando si desidera realizzare una barriera contro l’ossigeno o l’anidride carbonica, si utilizzano altri materiali a basso coefficiente di permeabilità, quali EVOH, PCDC, PAN, PA, per i quali è possibile ottenere spessori minimi dell’ordine di 20/30 micron.
Nella scelta dei materiali da abbinare in una struttura multistrato, occorre valutare le caratteristiche di adesione fra i vari strati perché, un’eventuale delaminazione, specie in corrispondenza dei punti di saldatura o smaterozzamento, renderebbe il contenitore inutilizzabile.
Mentre, è possibile combinare materiali simili tra loro come LDPE e HDPE in quanto, i materiali con caratteristiche barriera non aderiscono generalmente con le poliolefine e richiedono l’interposizione di uno strato di materiale adesivo.
Plastiblow può fornire macchine per la produzione di contenitori multistrato, dotate delle più avanzate tecnologie. Macchine composte da singola o doppia stazione di soffiaggio, con estrusori in orizzontale o verticale in funzione dei casi, e teste di coestrusione fino a 12 uscite e fino a 7 strati, il cui spessore è variabile cambiando le portate degli estrusori. La testa di coestrusione viene meccanicamente realizzata con macchine utensili CNC ad elevata precisione, capaci quindi di garantire tolleranze molto ristrette e costanti, permettendo così un controllo accurato di ogni strato, sia in termini di spessore che di omogeneità nella distribuzione anulare.
Per maggiori informazioni: plastiblow@plastiblow.it